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THUNDERS A UN PASSO DALL’IMPRESA, MA VINCE PADULE

Le note positive si sprecano: Salerno ha fatto tutto quello che doveva, tutto quello che poteva. E alla fine ha perso: 7-6 contro la prima della classe, attualmente a quota 1000 in classifica. Che vuol dire, manco a dirlo, primo posto e imbattibilità che prosegue.

Anche per questo l’amaro si fa ben presto scalzare dalla soddisfazione di aver quasi portato a casa una partita pazza, incredibile, piena d’amore per questo sport. Ma è 7-6, alla fine. Con Padule che ha battuto soltanto una valida. “Ci hanno fermato alcuni errori di inesperienza”, ha commentato il presidente Pascale Iannetta. Che subito aggiunge: “Così fa davvero male”. Tant’è: le lezioni migliori arrivano sempre dalle batoste.

E allora i Thunders devono ripartire proprio da lì: da quell’1-0 difeso fino al terzo inning, dalla meravigliosa voglia di ribaltare quel 5-3 per gli ospiti al settimo, dalla perfezione della rimonta con l’ottavo chiuso 6-5 in vantaggio. E sì, pure dalla delusione dell’ultima ripresa, in cui le mazze salernitane si sono fermate a zero quando più contava.

Vince Padule, che porta a casa una vittoria sofferta. “Ci rimane il rammarico di aver commesso troppi errori difensivi, senza questi sarebbe certamente cambiato l’esito finale del match”, ci racconta il numero uno salernitano. Padule, del resto, è una squadra più esperta e con un’età media più alta dei campani. Ecco: fa ben sperare, proprio come l’esordio di Kenny Roberto Marte, giocatore in grado di ricoprire più ruoli arrivato dal Nettuno City. Sarà fondamentale, anche perché Michele Corbo ha ancora poco meno di un mese di recupero davanti. Ma dovesse continuare così Salerno, ci ritroveremo senz’altro a parlare di un finale di stagione scoppiettante.

Cristiano Corbo

Ufficio Stampa Thunders Salerno