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Salerno-Arezzo 9-11, Rimpianti e Consapevolezze

SALERNO-AREZZO 9-11, RIMPIANTI E CONSAPEVOLEZZE. IANNETTA: “ORGOGLIOSI DELLA CRESCITA”
Attimo dopo attimo, consapevolezza dopo consapevolezza. A Salerno hanno ancora negli occhi le immagini e i momenti di una partita incredibile: una di quelle che – nonostante il risultato – non puoi non ricordare con il sorriso. Motivi? Vuoi perché davanti ti ritrovavi una squadra come l’Arezzo, esperta e con ottime individualità; vuoi perché si tratta dell’ennesima conferma del lavoro che paga, della solida cultura alla base di un gruppo che non può far altro che crescere. E crescere bene.

Anche in quest’ottica, la scelta di Antonio Garofalo non poteva essere diversa: coach Corbo ha dato nuovamente fiducia al giovane pitcher, fondamentale nella prima partita esterna – vinta – sul campo dei Juniors Firenze. E poi ancora: Guillermo catcher, infield formato da Manzo in 1B, Cantarella in 2B, Corbo Michele interbase e Francesco Guerra in 3B. Sugli esterni: Faiella a sinistra, Iannetta nel mezzo e Mordan sulla destra. Il ‘nove’ base per tentare una bella scalata e soprattutto per rispondere a un paio di domande “scomode” sul livello di questa squadra. Ecco: risposte tutte positive.

Dopo il primo inning, la mente ha iniziato a viaggiare. Score di 4-2, subito a inizio ripresa. E mazze salernitane calde come poche volte: sembrava il coronamento di una grande giornata di sport, complice anche l’alta affluenza al Mary Rose per la Lega del Mare (torneo amatoriale che raccoglie dieci squadre del sud ideato da Mario Pironti, ndr). Poi il brusco risveglio: i toscani hanno reagito, e il match si è protratto fino al nono inning con gli arancioni bravi a tenere la testa su per tutta la gara.

Dopo Garofalo, sul monte è salito Guerra: no, non era la sua giornata. Quindi ci ha pensato Michele Corbo a chiudere le ostilità e a mantenere a galla la sua squadra. Che oltre ad alcuni errori difensivi da non ripetere, ha poco più di qualche rimorso sulla tenuta mentale. Ma nulla, davvero nulla da recriminare sull’approccio a determinate gare: limati gli ultimi aspetti tecnici, i Thunders saranno pronti a fare la voce grossa un po’ ovunque. E in un modo che soltanto nella scorsa stagione sembrava praticamente utopistico.

“Sono estremamente soddisfatto”, ha subito commentato il Presidente Iannetta. “Avevamo la partita in mano, poi un po’ di concentrazione è venuta a mancare. Guerra? Alla prima sul monte, forse ha prevalso un po’ di emozione: ma sono soddisfatto di tutti i miei ragazzi e dei coach”. Ecco: la voglia di far bene, dopo questa gara, è decisamente aumentata. “Siamo contenti anche per l’afflusso di pubblico, arrivato in massa anche per la Lega del Mare. E poi per i complimenti degli ospiti sulla nostra struttura e sulla nostra accoglienza: il baseball è questo, in campo poi potremo dire la nostra”, ha aggiunto il numero uno dei Thunders.

Ah, piccola chicca per gli amanti: a Salerno si è svolta anche la prima stracittadina, tra Seaguls e Thunders. E’ accaduto nel torneo amatoriale sopracitato: una vera vittoria, questa. Incredibilmente bella.

Cristiano Corbo

Ufficio Stampa Thunders Salerno